Carissimi Biker,
riuscire a raggiungere Sir Antony Antese, uno dei fondatori de’ I PEZO, per una chiacchierata ed accorgersi di aver di fronte una persona con la quale si può affrontare e parlare di qualsiasi argomento è stata veramente una bella esperienza!
Persona estremamente seria e consapevole, quando occorre, ma anche piacevole e di compagnia nei momenti dove ci si può lasciar andare.
In questa intervista riporterò solo argomenti che abbiamo affrontato inerenti alla passione per la moto ed altri che riguardano il nostro Moto Club.
Apprestatevi a conoscere una persona …speciale 🥳
Buona lettura!

 

D) Sir Antony, quando è iniziata la Tua passione per le moto.
La passione per la moto è iniziata probabilmente da quando avevo 10 anni!
Mentre mio papà non poteva assolutamente vedere le moto, la mia mamma invece stravedeva per le moto.
Per cui siamo andati io e mia mamma, sul finire degli anni ’60 ad acquistare la mia prima moto: un Gilera 98.
Il mio primo giro è stato con mia mamma seduta dietro, con tutte e due le gambe dallo steso lato, come si usava una volta!
Dopo di allora è stato tutto un crescendo di …cilindrate. Successivamente sono passato alla Vespa (che allora andava molto).
Dopodiché sono passato ad un 125, poi ad un 150, ma stravedevo per il Gilera 300 bicilindrico …ma è rimasto un sogno nel cassetto.
C’erano altri due marchi che in quel periodo andavano per la maggiore: le famose Norton e anche le BSA, ma la mia preferita era la Vincent, sempre inglese, bicilindrico a V, una moto eccezionale, la più bella che avessi mai visto.

D) Da come ti sento raccontare la Tua passione, mi vien da chiederti: ma di meccanica e motori te ne intendevi?
Si, anche perché ho frequentato le Scuole Tecniche e quindi i motori erano la mia passione.
Se mi credi ero innamorato del motore Wankel.
Motore a combustione interna rotativo che però non ha avuto molto successo, anche perché a mio modesto parere, avrebbero dovuto perfezionare le lamelle di tenuta del motore.
Se ricordi, nel mese di maggio, venuti qui da noi i tedeschi di “Weels for Europe” …c’era una NSU, che aveva proprio il motore Wankel!

D) Ritorniamo alle due ruote: la Tua prima Harley quando è arrivata?
Diciamo che dalle ‘piccoline’ poi son passato prima ad un Kawasaki 450, poi una Yamaha FZR1000…. un bomba, bellissima, andava come un missile, motore con 5 valvole per cilindro: totale 20 valvole!!!
Tutti mi sentivano quando stavo per arrivare, aveva un fischio bellissimo. Bisognava però stare attenti perché in 3 marcia rischiavi di impennare!
Mi ha accompagnato dappertutto, ho fatto tutti i passi montani!
Assieme abbiamo percorso più di 200.000 Km![…pausa…] Ecco che ad un certo punto, dopo aver fatto tanta strada con le moto sportive, mi sono accorto che si ho fatto tanta strada, ma di paesaggi ne avevo visti gran pochi!😆
Per cui mi son detto come posso andare in moto ed osservare i paesaggi?
Allora arrivava nel nostro paese il mito delle moto americane…. anche se personalmente ero più attratto dalla moto Guzzi (la 1000 con serbatoio verde, allungato: bellissima).
Ricordo che un sabato pomeriggio decisi di andare in concessionaria Guzzi, che si trovava a Verona, in Via Basso Acquar: con sorpresa mi trovo davanti il concessionario …chiuso.
A quel punto mi decido di andare dal concessionario Harley Davidson… è stata la fine!

D) …o l’inizio?
Si, in effetti da lì è iniziato il mio mondo custom; ho acquistato subito uno ‘Sposterino’, che però mi è durato meno di un anno. Lo sentivo ‘piccolo’ per me… ed ecco perché poi mi sono dirottato verso un Road King con quale mi ha accompagnato per 150.000 Km.
Da lì successivamente la frequentazione dei Club del mondo Harley…

D) In effetti con la domanda successiva volevo conoscere come è stato per Te entrare nel Club del mondo Harley?
È inevitabile che avere un Harley Davidson Ti porta a conoscere altra gente, anche per come è ‘organizzato’ quel mondo lì.
All’inizio quando ti compri una Harley, ti dicono che per un anno l’iscrizione al club è gratis.
Ti racconto questo episodio. Subito dopo l’acquisto, avrebbe dovuto arrivarmi la tessera di iscrizione …che mai e poi mai arriva; passano nove mesi ed ancora nulla. Dopodiché prendo carta e penna e scrivo a Milwaukee (logicamente mi son fatto tradurre il testo) per avere notizie sulla mia iscrizione ad un Club motociclistico di livello mondiale.
Sono ancora in attesa di una risposta…aahhhh

D) Hai provato a sentire la concessionaria Harley?
La concessionaria?… è un capitolo a parte.
Allora facevano il bello e cattivo tempo (come si dice); il clima tra le persone, i biker, era bello; io tra l’altro avevo la passione per le foto, ed all’interno del Club ho ‘fermato’ il tempo con i miei scatti.
Pensa che tra l’altro ho ‘perso/distrutto’ 2 macchine fotografiche (di quelle tascabili) perché guidavo con una mano e con l’altra scattavo le foto …ed in un paio di occasioni hanno avuto un bell’impatto sull’asfalto.😱

D) Ma allora riuscivi ad osservare il paesaggio?
Certo! Conoscevo bene ed ammiravo il percorso!
Me lo andavo a ‘gustare’ prima dell’uscita di gruppo, poi durante il giro andavo davanti a tutti e poi mi fermavo ad aspettare l’arrivo delle moto per fare le foto.
Ripartivo, ripassavo tutti e mi fermavo nuovamente a fare le foto.

D) Quindi la frequentazione delle persone, dei biker, avveniva nell’ambito del concessionario.
Si, certo. Presumo che allora ci fossero circa 150 gli iscritti….
Pensa che una sera arriva una comunicazione che tutti quanti eravamo invitati in concessionaria per una comunicazione importante da parte del …paron/titolare della concessionaria.
Praticamente ci viene comunicato che con l’inizio del nuovo anno il Verona Chapter chiudeva.
Così di punto in bianco. Siamo nel 2011/12.
A quel punto si sono spostati tutti quanti nel Chapter di Mantova, anche se c’è da dire che il Chapter di Mantova era ben più piccolo di Verona.
E così hanno proseguito per un po’ di anni …
Personalmente avevo già cercato negli anni prima di ritrovare i vecchi amici al di fuori del Chapter.

D) Arriviamo ai PEZO… cosa mi racconti
Ci eravamo già conosciuti all’interno del Chapter di Verona, però nell’anno 2006, mese di agosto per la precisione, ad Aosta, durante il raduno nazionale Harley, alcuni di noi si sono ritrovati con un po’ di …insoddisfazione; non condividevamo tutto ciò che faceva il Chapter, per cui in occasione di una cena abbiamo scelto una pizzeria anziché il solito mega-ristorante.
Ho fatto io una foto al gruppo (è quella che trovi sul sito) che immortalava un gruppo di biker!
Venivamo chiamati I PEZO, quasi in senso dispregiativo (i chapteriani mettevano la Z è al posto della S per rimarcare la provenienza).
Allora non immaginavamo cosa sarebbe poi seguito a quella cena, ma è nato lì ad Aosta nel 2006, quello che poi si è concretizzato anni più avanti:
il Moto Club I PEZO.
Ricordo che agli inizi ci si trovava per le riunioni a casa di Luca.
Personalmente avevo già vissuto esperienze di Gruppo, sia sportive che non, e sapevo che la convivenza di gruppo a volte non è semplice. Ma l’entusiasmo che Luca ci metteva mi ha proprio convinto e da lì a poco, sono entrato anch’io ne’ I PEZO, portando il mio piccolo contributo.

D) Non so se sia stato piccolo o grande il Tuo contributo, ma personalmente vedo che Tutti hanno molta considerazione e stima di Te.
…qui c’è lo zampino di Luca; forse perché io cercavo di far accogliere al meglio i ‘nuovi’ arrivi nel Chapter, così come lo è stato a suo tempo per Luca e Stefano appena sono arrivati…
E così ho cercato di apportare il mio contributo.

D) Diciamo che hai lasciato il segno in certe persone…
Sai dipende un po’ dalle esperienze di vita che fai, anche considerando cosa Ti insegna la tua famiglia.
Ho sempre cercato di comprendere e costruire piuttosto che distruggere, a volte ho cercato di mediare per trovare le soluzioni più idonee per il Gruppo.

D) Ultima domanda: ma… Sir Antony, da dove nasce?
Chiedilo a Michele… (commento con il sorriso – ndr)
E’ una definizione che riflette (probabilmente) come mi vedono gli altri; è un termine che senza dubbio mi piace.
Devo dire che è una definizione che Ti rappresenta benissimo e che condivido anch’io.

D) Concludi questa intervista con le Tue parole ….
Ringrazio principalmente il Prez ed un ricordo speciale per Stefanino, che porto ancora nel cuore….
Sono orgoglioso di essere stato uno dei fondatori e di continuare a partecipare in questo gruppo, anche se ora ho dovuto parcheggiare la mia passione.

Carissimo Sir Antony, c’è sempre passione e rispetto nelle Tue parole!
Ti ringrazio perché mi hai permesso di vedere aspetti della Tua persona che non conoscevo e sicuramente anche i nostri ‘lettori’ avranno modo di conoscerti un po’ di più.

Voyager